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Come trasformare balcone in veranda cosa fare e come scegliere

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Non sai come trasformare il balcone in veranda e vorresti sapere cosa fare e come scegliere la soluzione più adeguata? In questa guida vedremo quali sono gli step burocratici e i potenziali vantaggi di questa tua scelta radicale.

La tradizione nasce nel Nord Europa, le cui intenzioni erano quelle di realizzare prevalentemente delle verande con vetrate, affinché l’abitazione possa avere più luce naturale (solare) possibile. Ma a favorire un vantaggio in più è la parte estetica ed anche funzionale, dato che potrebbe essere allestito un piccolo ufficio.

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Cosa fare prima di trasformare balcone in veranda

A differenza da quanto suggerito erroneamente da molte aziende, trasformare un balcone in veranda senza alcun permesso comunale, è un reato condannabile penalmente, con delle sanzioni e nel peggior dei casi, con la demolizione.

Quindi quello che dovrai fare è inviare il permesso (inerente all’operazione edile che farai), al Comune in cui vivi. L’Ufficio Tecnico si prenderà l’onere di valutare gli elementi strutturali e ambientali del progetto, al fine di poter darne l’autorizzazione.

Inoltre, dal momento in cui una veranda amplierebbe le parti dell’immobile, occorrerà accertarsi della volumetria residua. Se ci fossero dei vincoli paesaggistici dovrà intervenire anche la Sopraintendenza di corrispondenza.

L’ultima osservazione in termini di permessi e fattibilità, riguarda l’eventuale condominio. Di per sé, non ci sono obblighi particolari e né occorrono autorizzazioni. Ma sarebbe meglio presentare il progetto all’amministratore condominiale, per verificare che la futura veranda non comprometta la stabilità dell’intero condominio e che non ne modifichi la facciata.

Come scegliere la veranda ideale per il proprio bene

Innanzitutto è importante scegliere i giusti materiali affinché la veranda possa essere efficiente e funzionale sotto ogni punto di vista. Oggigiorno, PVC, profili in alluminio e legno, sono i materiali predominanti. Ma qual è il migliore?

  • Legno: è un materiale elegante, in grado di offrire un isolamento piuttosto buono. Però necessita di una manutenzione sostanziosa e molto costante.
  • Alluminio: essendo un materiale decisamente duttile, il pregio è la sua capacità di adattabilità, ideale per quasi ogni progetto.
  • PVC: probabilmente uno dei migliori materiali con ottime prestazioni tecniche. Inoltre, per via del suo taglio termico, garantisce un ottimo isolamento evitando le dispersioni di calore e non di meno, garantendo un risparmio generico non indifferente.

Verande con copertura in vetro: sì o no?

Le verande con copertura in vetro rappresentano una estetica minimal. Inoltre, gli ambienti interni ed esterni devono essere perfettamente incorporazione tra di essi. Di per sé, chi adotta questa soluzione lo fa per poter ridurre al minimo la struttura abitativa.

L’impatto visivo di una veranda con vetro non è invadente ed è molto soft. Di conseguenza, è possibile adattarlo a qualsiasi tipologia di casa. Chiaramente, ti suggeriamo di rivolgerti sempre ad un professionista, in modo tale che possa valutare e redigere per iscritto il progetto.

Le vetrate potrai sceglierle senza oppure con al guida a pavimento e con la guaina inferiore calpestabile. Ci sono tre modelli in particolare a cui potresti far riferimento:

  1. Ante scorrevoli in linea e con chiusura a libro;
  2. Ante scorrevoli ed anche sovrapponibili;
  3. Ante pieghevoli ma senza che abbiano la guida a pavimento.

Il vantaggio è di avere una superficie semplice da pulire, senza che sia prevista manutenzione e i cui pannelli sono amovibili.

Infine parlando di costi, per trasformare il balcone in veranda, se decidessi di utilizzare il PVC ci vorrebbero circa 100 euro per ogni metro quadrato. Per l’alluminio 150 euro, mentre 280 euro per la realizzazione in legno.

Questo è tutto quel che c’è da sapere su cosa fare, come scegliere e come trasformare un balcone in veranda.